Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

venerdì 9 giugno 2017

Il senso del taccuino.

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Domani nel Senso del taccuino sulla Regione: "Yoga sul mezzogiorno e covfefe". Qui di seguito il consueto estratto, ma proprio un minimo:

Quando George W. Bush dichiarò: «Credo che Dio desideri che io mi candidi alla Casa Bianca», a nessuno andò di traverso il mojito. Quando, ormai eletto, dopo gli attentati dell'11 settembre e in un discorso alla Nazione nonché in successive occasioni, G. W. si superò presentando se stesso come il Goffredo di Buglione di una guerra globale del Bene contro il Male, andammo avanti tutti quanti appesi alle cose della vita. Stavamo dalla parte del Bene. Quando, in relazione all'imminente guerra in Iraq, Bush precisò che «non possiamo arrogarci il diritto di conoscere le vie della Provvidenza, ma dobbiamo avere fiducia in lei», nessuno rinunciò a prenotare le vacanze o a mettere al mondo bambini. Ci avrebbe pensato la Provvidenza. Il giorno in cui Bush pronunciò la parola «crociata» in luogo del vocabolo “guerra” nei confronti, dapprima, dell'Afghanistan e, successivamente, dell'Iraq, dovevamo tutti avere qualcosa di urgente da fare: non si spiegherebbe altrimenti la nostra indifferenza. Quando la parola “crociata” si rivelò essere carta stagnola avvolta attorno alle motivazioni e finalità (profonde) dell'auspicato (dal Presidente) “nuovo Medio Oriente”, pochi ebbero la percezione del disastro che stava per compiersi.

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