Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

venerdì 14 aprile 2017

Il senso del taccuino.

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Domani nel Senso del taccuino sulla Regione: "Dentro le crepe della realtà". Sarà l'occasione per tornare sull'amaca per gatti da vetro e andare oltre, in un racconto notturno che conduce anche in guerra. Qui di seguito il consueto estratto:

Le città, anche quelle più piccole, vivono di notte. Anzi: proprio quelle più piccole prendono vita di notte. Si trasformano in un irresistibile palcoscenico sul quale la realtà si diverte a mostrarsi (tanto, chi la vede?) come di giorno raramente si mostra: una tela piena di squarci oltre ai quali guardare. Su un'immaginaria didascalia andrebbe tuttavia scritto: guardare a proprio rischio e pericolo. Ah sì? Pericolo di che cosa? Di finirci dentro, ad esempio. Dentro gli squarci, ai tagli. Di finire dentro l'avventura che promettono e di non avere più desiderio di uscirne. 

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