Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

venerdì 31 marzo 2017

Il senso del taccuino

(c) 2017 weast productions / all rights reserved

Domani nel Senso del taccuino sulla Regione: "Interferenze narrative"

 Estratto:

La donna venuta fuori cinque minuti fa da Mosul fotografata seduta per terra (morta di fatica) davanti al cartellone di una pubblicità per la compagnia di telefonia mobile irachena Korek: “Il mondo ti appartiene”. Chiedilo alla donna se le appartiene davvero, quanta voglia ha il mondo di appartenerle. E che cosa significa “mondo”, per lei. Se ne ha ancora uno. Chiediglielo. Non ha l'espressione di una che mendichi la carità, a nessuno. Nella vita le è andata male e accetta che sia toccata proprio a lei, una guerra. 

Siamo anche quelli dove ci sediamo. Bisogna stare attenti. Una ragazza alla stazione di Zurigo aspetta il treno e osserva il cellulare. Seduta su una panchina. Dietro di lei un cartellone chiede: “Hai avventure da offrire per il tempo libero?”. La realtà ci implora di essere osservata e raccontata. Siamo circondati da una infinità di racconti. Prendono forma davanti ai nostri occhi. Non aspettano altro che di essere continuati, portati a casa, messi-dentro-la-nostra-vita. Se esiste un sesto senso, deve essere la fantasia. Ce l'abbiamo tutti. Basta tirarla fuori: lasciata libera di lavorare, crea una infinità di mondi che accompagnano il mondo dentro il quale viviamo. 

lunedì 27 marzo 2017

"Resistenze": scatti dall'inaugurazione.

Alcuni scatti dall'inaugurazione di "Resistenze", ieri a SpazioReale. Grazie a tutto il pubblico che ha trovato il tempo e l'interesse di partecipare. Grazie anche ai colleghi giornalisti che hanno scritto e parlato di questo appuntamento. (Le fotografie dell'inaugurazione sono di Massimo Pacciorini). L'esposizione resterà aperta dal 31 marzo all'11 giugno, venerdì 16 - 18, sabato e domenica 14 - 18, altri festivi 14 - 18.

(c) 2017 SpazioReale / All rights reserved.

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giovedì 23 marzo 2017

Le immagini e le parole.

(c) 2017 SpazioReale
Resistenze è dove le immagini incontrano le parole consegnate sul terreno ai fogli di carta di un taccuino. Vi aspetto domenica 26 marzo alle 17.30 a SpazioReale.


martedì 21 marzo 2017

Resistenze.

A SpazioReale stiamo mettendo su qualcosa. Sulle pareti e non solo.

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Vi proporrò un viaggio fra fotografie e testi, pezzi di taccuino, appunti di viaggio, scatti realizzati a Mosul e dintorni per trovare una risposta introvabile, ad esempio alla domanda: che cosa pensa un soldato prima di andare a combattere al fronte?; oppure: che cosa pensa un essere umano costretto a fuggire dalla guerra? 

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Scatti stampati sulla carta utilizzata in Svizzera per i manifesti pubblicitari che vediamo ogni giorno per strada (voglio fare pubblicità alla vita, ho detto: alla vita) e pagine di testo che sanno di fatica e raccontano episodi che hanno per protagonista una forza non immaginabile. Scatti e testi che la vita ce l'hanno addosso, nelle pieghe, negli strappi, nello sporco che si è appiccicato alla carta: non va via, non desidero che vada via. Va visto. Va osservato, guardato, portato a casa. Non è sporco: è massima esposizione di sé alla realtà. Non c'è altro modo, ne sono convinto, per rendere omaggio alla resistenza che, in questo stesso istante, mentre leggi queste righe, esseri umani oppongono ad altri esseri umani che vorrebbero cancellare la loro esistenza. 

Vi aspetto domenica 26 marzo alle ore 17.30 a SpazioReale, per testimoniare insieme il significato di questa resistenza. Anzi: di queste Resistenze.

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venerdì 17 marzo 2017

Il senso del taccuino.

(c) 2017 weast productions / all rights reserved.

Domani nel Senso del taccuino sulla Regione: "Mozart al posto di blocco". Qui di seguito un breve estratto:

L'aria porta della musica classica. Bisogna ascoltare bene per credere che è tutto vero, che quella musica proviene sul serio da una qualche parte, che uno non sta sognando, non è svenuto o forse addirittura già morto. E per capire che si tratta di Mozart, signoreimmenso, Mozart. Deve essere Mozart. Le note giungono metalliche, non distorte, soltanto un po' metalliche. Ta-ta-ta. Il pianoforte e l'orchestra intrecciati nell'Adagio che produce (deve produrre) in chi lo ascolta un esausto e meraviglioso stordimento. Sul lato opposto della strada centinaia di persone camminano trascinando con sé sacchi di plastica, in silenzio, il peso di una pena da scontare all'infinito. Non c'è dubbio: è Mozart. Al posto di blocco iracheno c'è un ragazzo infilato dentro una tuta nera, con una mano tiene il fucile spruzzato di colori mimetici, con l'altra fa dei cenni alle persone che avanzano poco distanti, alcune si sono fermate, cercano di capire dove andare, cosa fare, tirano il fiato. La pistola è nella fondina sul fianco destro. Dietro la pistola, appeso al cinturone, l'astuccio del cellulare. La musica proviene da lì. Mai visto nulla di simile. «Mozart?». «Besabt: Mozart», risponde il soldato, confermando. Quasi fossimo nella caffetteria di un conservatorio, e non in mezzo al traffico che spinge, nervoso e impaurito, verso la città di Bartella, non in mezzo a tutta quella gente, a quell'umanità venuta fuori da Mosul.

sabato 11 marzo 2017

"Resistenze". Un invito.


(c) 2017 Weast Productsions / SpazioReale

Cinque anni fa nasceva SpazioReale. Nell'imminenza dell'aggregazione di Monte Carasso alla nuova Bellinzona, mi è stato chiesto di realizzare questa esposizione: per riassumere il significato del percorso compiuto insieme ai responsabili, a chi ha creduto e crede in questo luogo, ai fotografi ospitati e non da ultimo al pubblico. Nell'auspicio, condiviso da molti, che la sfida di mostrare il mondo possa continuare a essere raccolta anche in futuro.
Ho scelto volti, soprattutto questi, e alcune situazioni che ci portano a Mosul, in Iraq, dove va in scena la guerra contro l'Isis, percepita come “giusta” o “giustificata”. Tuttavia, anche questa è una guerra.
Alla capacità di farcela, di restare vivi e alla dignità dei civili di Mosul, alla bellezza dolorosa e provata di queste persone è dedicata Resistenze. È un omaggio alla vita: alla loro e alla nostra. È la stessa vita.
Sarà un'esposizione diversa dalle altre.
Siete tutti e tutte cordialmente invitati all'inaugurazione, il 26 marzo alle ore 17.30, presso SpazioReale, Antico Convento delle Agostiniane, Monte Carasso.