Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

venerdì 10 giugno 2016

Il senso del taccuino.

© 2016 weast productions
Domani nel Senso del taccuino sulla Regione: "Andrebbe scritto sui muri". Qui di seguito il solito estratto. Che per una volta è anche l'incipit:

Andrebbe scritto sui muri: che tutto accade simultaneamente, al mondo. Che la realtà è come tirare dentro aria nei polmoni: respiri, e nel medesimo istante il tuo corpo compie una infinita quantità di operazioni concomitanti. Difficile dire quale sia la più importante: se sia il respiro, il battito del cuore, il lavoro dei reni, l'instancabile riproduzione delle cellule, la guardia montata dal cervello, tutto il resto. Sono operazioni collegate, dipendenti una dall'altra. Accadono simultaneamente con lo scopo di farci tirare avanti. Adesso dimmi se la realtà non sia un po' la stessa cosa: accade simultaneamente per consentire al mondo di tirare avanti. E, elemento ancora più interessante, le manifestazioni del suo accadere (che chiamiamo fatti o notizie alle quali giornalmente concediamo l'onore della menzione e dell'attenzione oppure no) sono collegate. Da che cosa? Da un filo invisibile. E sia pure, sia pure soltanto, un filo che tiriamo noi.

(Linking e/o riproduzione dietro autorizzazione dell'autore).

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