Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

venerdì 26 giugno 2015

Il senso del taccuino.

© 2015 weast productions
Domani, ultimo numero prima della pausa estiva (non dell'autore, che lavora) del Senso del taccuino sulla Regione: "Nella città senza misura". Qui di seguito (parentesi aperte parentesi chiuse) il solito estratto:

Come mi chiamo? Mi chiamo: Piccolo moccioso criminale. Breve introduzione: se fai, ogni giorno, la stessa strada per andare in ufficio, finisci col convincerti che sia la più breve; se ogni giorno ti riempiono di botte, finisci col credere che te le meriti; se ti arricchisci rubando agli altri, finisci col concludere che i soldi te li sei sudati onestamente; se frequenti da anni la stessa persona, diciamo per pigrizia, finisci con il credere di amarla davvero; se quello che pensano gli altri non è nulla rispetto a quello che potresti pensare tu, gli altri chi sono, ai tuoi occhi? Se ti chiamano Piccolo moccioso criminale, significa che tu sei un piccolo moccioso criminale. Fine dell'introduzione.


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