Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

venerdì 4 aprile 2014

Anja.

Anja Niedringhaus
12.10.1965 - 4.4.2014
(foto tratta dal sito anjaniedringhaus.com)
È un mestiere così. Lo fai perché nella vita è quello che le dà un senso. E dà un senso a te. Perché, probabilmente, è il solo modo per capire la vita: che cos'è, chi siamo. Anja Niedringhaus non mollava, coraggiosa come soltanto le donne sanno esserlo. Coraggiose per davvero. Aveva sempre conservato uno sguardo umano sul mondo, che ritroviamo in tutti i suoi scatti. Lo sguardo di chi ha capito che siamo capaci di tutto: di distruggere, uccidere, ma anche di ricostruire e di sacrificarci. Sacrificarsi per il senso che dai al tuo lavoro di reporter, di fotogiornalista. Un senso altissimo ed esclusivo. Il senso di una missione. Di un amore che prende tutta la vita, fino a portartela via, te la chiede. Anja, che tu possa essere serena, dove sei. Questo pensiero non consola, sappilo, il dolore è profondo.

Per un ricordo di Anja Niedringhaus, fotografa dell'Associated Press uccisa questa mattina nell'est dell'Afghanistan da un poliziotto locale, rinvio alle indicazioni di SpazioReale accessibili cliccando QUI. La collega di Anja, Kathy Gannon, writer presso la stessa agenzia AP, è rimasta gravemente ferita nell'attacco.

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