Domani nel Senso del taccuino sulla Regione: "Il sottofondo della vita". Qui di seguito il solito estratto:
Sono passati tre anni dalla mail inviata da Elena, dalla sua partenza. Alla Stazione Centrale di Kiev, la banchina del treno della sera diretto in Crimea è semideserta. Una donna dall'aspetto agile e giovanile è infilata dentro un pastrano color verde che le arriva poco sopra le ginocchia. I pantaloni neri sono arrotolati fin sopra alle caviglie, gli scarponcini dal collo alto hanno le stringhe infilate a metà. Si gira, lentamente, forse sentendosi osservata. La somiglianza è straordinaria, quasi dolorosa. Sarebbe davvero da scriverci un romanzo, se fosse lei. Se avesse deciso di spezzare il suo silenzio volontario, tornare a casa, ricominciare la ricerca della verità con le sue immagini. Liberare la realtà dalla crosta fatta di bugie e inganni, di frasi utilizzate per celare, di intenzioni piegate all'interesse, al tornaconto.
Sono passati tre anni dalla mail inviata da Elena, dalla sua partenza. Alla Stazione Centrale di Kiev, la banchina del treno della sera diretto in Crimea è semideserta. Una donna dall'aspetto agile e giovanile è infilata dentro un pastrano color verde che le arriva poco sopra le ginocchia. I pantaloni neri sono arrotolati fin sopra alle caviglie, gli scarponcini dal collo alto hanno le stringhe infilate a metà. Si gira, lentamente, forse sentendosi osservata. La somiglianza è straordinaria, quasi dolorosa. Sarebbe davvero da scriverci un romanzo, se fosse lei. Se avesse deciso di spezzare il suo silenzio volontario, tornare a casa, ricominciare la ricerca della verità con le sue immagini. Liberare la realtà dalla crosta fatta di bugie e inganni, di frasi utilizzate per celare, di intenzioni piegate all'interesse, al tornaconto.
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