Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

venerdì 24 gennaio 2014

Il senso del taccuino.

Domani nel Senso del taccuino sulla Regione: "Narrazione photoshoppata". Qui di seguito il (solito) estratto:

Il mondo gira che è un piacere. Il ministro degli esteri siriano Walid Moallem, a Montreux, attacca gli insorti siriani definendoli (tutti quanti) “terroristi”. Ho perso il conto di quante volte abbia utilizzato questa parola nel suo discorso inaugurale. Se non fossi così pigro, andrei a riprendere un discorso dell'ex presidente americano George W. Bush (funzionerebbe anche Obama), uno qualsiasi, ne isolerei un minuto e lo paragonerei con un minuto di Moallem sul Lago Lemano. Vado a naso, ma credo che saremmo lì con la reiterazione di “terorristi”. Ho, invece, paragonato un intervento alla BBC della signora Bouthaina Shaaban, consigliere politico del presidente Bashar Al Assad, con una dichiarazione, presa a caso, di un portavoce del Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. La prima si scagliava contro l'opposizione siriana, il secondo contro Hamas e l'Iran. Fatta eccezione dei destinatari, le dichiarazioni sono uguali. Interscambiabili. Che cosa sta succedendo? Succede che il governo siriano ha capito come vanno le cose e si è impadronito della narrazione del mondo che in Occidente va per la maggiore.  

2 commenti:

  1. Con il solito ritardo, anche se l'articolo l'ho letto puntuale, una domanda. Noi, e intendo noi qui. Noi come facciamo a vedere oltre photoshop? A vedere l'immagine originale?

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  2. Si potrebbe cominciare con il chiedere che te la facciano vedere questa immagine. Il resto è una operazione di scavo e direi di esperienza del mondo raccolta con i propri occhi.

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