Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

mercoledì 11 dicembre 2013

Il diritto di testimoniare.

Faccia da reporter e Weast Productions si uniscono all'appello lanciato oggi da un gruppo di media internazionali per chiedere il rilascio dei giornalisti rapiti e tenuti prigionieri in Siria e per chiedere il rispetto del lavoro dei reporter sul terreno, allargandolo in particolare e come iniziativa che rivendichiamo a tutte le parti in guerra nel paese. Rispettare il nostro lavoro non significa accordarci uno statuto particolare rispetto alla popolazione civile che in Siria muore ogni giorno. Chi sceglie di andare in Siria lo fa per raccontare la realtà ed è quindi pronto a condividere le stesse condizioni alle quali è sottoposta la popolazione. Con questo appello si chiede però di non trasformare i giornalisti in obiettivi dichiarati, in prede da far sparire in qualche scantinato o da eliminare. Il mondo deve sapere che cosa sta succedendo in Siria. Faccia da reporter e Weast Productions raccontano, da tempo ormai, le sofferenze dei civili in guerra. E rivendicano il diritto di poterlo fare e che i colleghi possano continuare a farlo, senza illuderci tuttavia, che nei conflitti contemporanei ci sia davvero ancora chi è disposto ad accettare la presenza di testimoni. Maggiori informazioni QUI, la lettera dei media internazionali, fra cui AP, AFP, BBC, ecc., leggibile QUI. Da seguire su Twitter anche @FreeThePressNow.

AGGIORNAMENTO SUL FRONTE DEI COMBATTIMENTI IN SIRIA QUI

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.