Domani, sabato 26 ottobre, sulla Regione c'è Il senso del taccuino. Qui di seguito il (solito) estratto:
Il mondo lo guarda grazie a un'antenna
sistemata sul tetto della casa dentro la quale vivono suo padre, sua
madre e una sorella che i genitori non sono mai riusciti a sposare.
Le altre sono tutte maritate. Lui avrebbe potuto sistemarsi con una
ricca signora americana, avanti con gli anni: va bene, diciamo pure
molto avanti con gli anni, ma ricca sfondata e per di più innamorata
di questo ragazzo che un giorno, così per caso, l'aveva vista,
salutata in un mezzo inglese e le aveva mostrato Betlemme, tutta
quanta, dalla Piazza della Mangiatoia al mercato, alle viuzze strette
con i negozietti dalle saracinesche verdi, senza tralasciare due
campi profughi e il muro che hanno alzato gli israeliani e che ha
messo in ginocchio la città e la sua vita. La sua di lui. Di Said.
Sarebbe potuto partire per l'America, e invece è ancora lì, a
Betlemme. E l'America la guarda soltanto su Al Jazeera.
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