Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

martedì 2 aprile 2013

Quelli che per ascoltare Jannacci....

C'erano i 33 giri, quelli di mio padre. Poi le cassette, ascoltate fino a consumare il nastro. Quelli che per ascoltare Jannacci prendevano il 2 in matematica... Io ero uno di quelli. E ancora oggi ti ringrazio.
E poi, per fortuna, è arrivato Youtube, per sentirti e vederti. A memoria, Enzo, quasi tutto quello che hai composto. Quando impari a memoria le parole che un'altra persona ha scritto, questa persona forse (anzi: sicuro) non lo saprà mai. Ma tu capisci che quella persona non sarà mai sola. Nemmeno ora, che non c'è più. Sarà sempre qui. E proprio perché esiste quel capolavoro che è "La fotografia", che parla di tutto, con un dolore senza fondo, io di foto qui non ne metto. Non servono. Ci hai insegnato un linguaggio, Enzo, mordicchiato da un dobermann fin che vuoi, va bene,  ma è l'unico che valga la pena di essere usato. Ho aspettato un po', ma te lo volevo scrivere. 

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