Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

lunedì 22 aprile 2013

Martedì ti scrivo, garantito.

Ti scriverò martedì. Okay? Credo tu abbia altro da fare, ora.
Va' piano: qualche poliziotto spunta fuori sempre, da dietro un cespuglio.
Cosa gli diresti? Che la mandi a me, la multa?
Che parli con me?
Piano, tesoro, c'è traffico anche lì.
Lo so, ti piace contare le cose che vedi: le case, le finestre delle case.
Le (poche) antenne sulle case: ferri vecchi.
I camini sulle case.
Chi, dentro le case, ci vive, e magari ora
dorme.
Sii prudente, sei nuova del posto.
Io sono tranquillo. Sento come
finiscono, dentro i tuoi occhi,
spalancati senza stento,
le infinite immagini della vita.
Quante, cristosanto, quante.
Mai
viste
tante.
Fanne il pieno che vuoi,
non bastano mai,
anche quando uno ha tempo.
Tutto il tempo di questo mondo.
E dell'altro, se c'è.
Martedì ti scrivo: garantito.



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