Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

mercoledì 27 marzo 2013

Non sono (più) nemmeno cifre.

(c) weast productions / g.g.

Domani sulla Regione reportage dalla Siria. Qui di seguito il (solito) estratto.

Lasciare che i suoi occhi portino al fondo. Com'è bella, anche ora. Proprio ora. Le chiedo in silenzio di concedermi la metà di un respiro per illudermi che il suo mondo sia intero, a posto: è così strano incontrarla dentro questa casa abitata da comandanti ribelli e da giovani guerriglieri.
Parlami, eccomi sulla lunghezza del dolore che incontrerò ovunque in questi giorni. Così lontano, credimi, dal posto da cui provengo. Eppure no: c'è un solo dolore. E ora parlami, sono pronto.
Lei mi parla. Di suo figlio morto ammazzato a ventidue anni dalla pallottola di un cecchino. Mentre stava caricando su un'ambulanza il corpo di un compagno di battaglia. Il cannocchiale, il petto del ragazzo, la croce perfetta nel mirino, il colpo. Ventidue anni che se ne vanno con sei litri di sangue, e forse anche meno. Una madre impazzisce alla morte di un figlio. La sento sui palmi delle mani questa follia, una corrente elettrica che si insinua ovunque. 

1 commento:

  1. A proposito di cifre …
    Ho letto il reportage dalla Siria di GG. Come sempre fuori dal coro e interessante.
    Sempre oggi ho letto che la ragazza attivista pakistana Malala Yousafzai, ha scritto un libro “I am Malala”.
    Per dio chi non si ricorda del’inqualificabile agguato fattole dai talebani fuori dalla scuola lo scorso autunno.
    Malala ne è sopravvissuta, segno di una forza dirompente o forse solo segno del destino.
    Sono però dell’avviso che vi siano informazioni necessarie, importanti. Altre invece che , a mio modesto parere, andrebbero tralasciate.
    La stampa riferisce che, per le sue memorie in uscita, le viene corrisposto un importo pari a ca. fr. 3 milioni.
    Non voglio entrare nel merito della cifra messa a disposizione di Malala per la sua storia, ci mancherebbe. Non è su che sono in grado di discutere.
    Penso invece a tutti gli altri.
    Gli altri adolescenti intendo e non solo, penso alle vittime in generale.
    Indipendentemente dal loro ruolo attivo nel loro paese.
    Vittime comunque di cecchini ed armi di ogni tipo che, mirandoli o dilaniandoli, in fondo cercano pure il loro silenzio.
    Vogliono soffocare il loro dissenso.
    Allora mi chiedevo: e per l a loro storia quale cifra è prevista?
    Esiste un tariffario?
    Forse sarebbe meglio tralasciare certe informazioni numeriche a privilegio di altre.
    Altre cifre, altri numeri ai quali dare una voce.
    Così tanto per rendere un pizzico di giustizia e dignità a tutte le esistenze violate.
    Sono però certa che sia impossibile persino contarle.

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