Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

martedì 15 gennaio 2013

Metafisica della convivenza.

Ti ho detto che la bambina a scuola sono andata a prenderla io, io!, non la tata. Sono uscita anche prima da joga, per arrivare in orario. C'era la maestra che voleva parlarmi, che doveva. Perché? Perchééééé? La piccola sta facendo casino a scuola, che novità, ti assomiglia, la cresci tu! Sì, l'ho vista, la maestra, ma non mi sono fermata, le ho chiuso in faccia la portiera, cosa potevo fare, stare lì ancora mezz'ora e intanto il negozio mi chiude? Ho appena fatto a tempo. Io? Iiiio? No, caro, tu! Tu, tu e poi ancora tu! Le lasagne le volevi prendere tu, me lo hai giurato questa mattina sui corn flakes della bambina. Ricordi? Remember? Ocristocielo, ma allora lo fai apposta, mi vuoi malata, vecchia, vecchia prima del tempo, è questo che vuoi? Mivuoivecchia? Non posso, non posso portartela ora la bambina, non posso!, mi aspetta l'estetista, resta aperta mezz'ora in più perché siamo amiche, faccio le gambe e torno a casa. Faccio le gambe! Ho detto che faccio le gambeeee! Sei diventato sordo o non mi ascolti? No, non sono io, no, non ho le cuffiette, sì, ho il cellulare davanti alla boca, proprio davanti... Piccolaaaaa, lascia stare le mele! No, dicevo alla bambina, sta giocando con le mele. Oddio: hai visto, cosa ti dicevo, adesso chi le raccoglie? Senti, ora stai calmo e non mi urlare nel telefono che le ho piene, ti giuro, p-i-e-n-e! Ho detto che la porto con me dall'estetista! No, poi non torno subito a casa. E' da questa mattina che non vedo Lisa, le ho promesso che avrei fatto un salto in palestra a dirle ciao. Cosa? No, non sto appendendo, ho detto che passerò a salutare Lisa, in palestra. La cena? Avevi detto che la preparavi tu, la cena. Niente lasagne, niente cena. Rings a bell? Ti arrangi, caro... colpa tua. La prossima volta tieni fede alle promesse, o fatti un appunto. Ti stresso? Proprio oggi che l'ufficio è stato un disastro? E chi non ce l'ha una giornataccia in ufficio, sei il solo? No, oddiosanto, no, la custodia dell'iPhone me la sono scordata! L'ho scordata, scuuuusa, ma dove avevo la testa? No, no, non ricominciare con i rimproveri, che ne ho una collezione intera. Colpa mia, va bene, passerò domani, ora chiudono.
Piccola, lascia stare le bottiglie, nooo, le bottiglie nooo!!!! Vedi, cosa ti dicevo, mi tieni al telefono per ore e la piccola fa disastri. Le bottiglie, le ha rovesciate tutte, è un casino, ci sono vetri ovunque. Piccola, dai, vieni qui, che facciamo come papà: ce la filiamo. No, smettila di impicciarti, non la sto mettendo contro di te, per una volta le dico di imitarti, di diventare invisibile, come fai tu, di scappare, come fai tu! Contento? Coooosa, venire a casa subito? Ma... Mettiamo a nanna la bimba e cuciniamo due spaghetti come ai bei tempi, tu ed io? Tesoro, quando fai così lo sai che non resisto. Cena insieme, e poi... Seduttore... Pirata! Ma ti arrivo a casa con i peli sulle gambe, sei avvertito.... Fa niente? Cosa? Tanto c'è la partita alla TV e farai notte? Ma spaccati un femore, ecco cosa ti dico, stirati un muscolo! Piccolaaaaa, vieni, vieni dalla mamma: le bottiglie rotte le pagherà papà domani. Questa, questa e anche questa. Questa pure, già che ci siamo.

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