Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

domenica 4 novembre 2012

Nelly e il resto della vita.

SpazioReale 4.11.2012

SpazioReale 4.11.2012

A SpazioReale c'è ancora il prossimo week-end per visitare Il resto della vita (l'esposizione chiude l'11 novembre alle ore 18.00). Grande, davvero molto grande l'affluenza di pubblico, da tutta la Svizzera italiana e non soltanto. Ho profonda riconoscenza verso chi dimostra, così facendo, interesse verso il mondo e i destini degli altri che con i nostri si incrociano.
Alla ricerca, io stesso, ancora, di che cosa possa davvero contenere, significare il titolo Il resto della vita, trovo, rileggendo qualche testo della poetessa tedesca Nelly Sachs, questa indicazione di scavo:

SCHMERZEN SINGEN

Tote und Lebende begegnen sich im Äussersten

Eine Stimme sagt:
Welt klopft in meinem Puls - trinkt -

Andere Stimme sagt:
Was klopft - was trinkt
ist Hinterlassenschaft -

Hinterlassenschaft: ciò che "ci lasciamo dietro". La nostra scia. La nostra traccia. O il nostro disfarci di una zavorra. Il nostro alleggerirci, per diventare essenziali.  Per essere pronti ad affrontare il "resto della vita" come qualcosa che è vita per davvero. Davvero vita. Cerchi un senso e ne trovi infiniti altri ad attendere di essere esplorati e messi alla prova. Ecco, forse questo: il "resto della vita" come un mettersi alla prova. E molto altro ancora. Molto. 

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