Raccontare


SPAZIO ALLE STORIE CHE NON SONO STATE RACCONTATE ALTROVE. ALLE PERSONE INCONTRATE E RIMASTE SUL TACCUINO. OPPURE A QUEI PENSIERI CHE MI PASSANO PER LA TESTA VELOCI COME UNA PALLOTTOLA: SE NON LI FERMASSI, LI PERDEREI.

venerdì 15 giugno 2012

La barba. La canna. E la zeppa.



Uhuhuh. Mi sbagliavo. E’ spuntato un nuovo protagonista sociale, in Egitto. Sociale e politico. La classe medio-alta. Quella che porta le zeppe. Voglio dire: le zeppe le portano le mogli degli uomini di affari, commercianti, finanzieri, quelli che in Egitto fanno girare i soldi. Sempre e soltanto nelle loro mani, si capisce. Le zeppe allora sono diventate il simbolo, per me, di quell’Egitto che alla rivoluzione ha detto basta. Tiriamo il fiato, facciamo un giro neodemocratico, mi raccomando piano piano perché i tacchi comunque sono alti, proviamo questa nuova forma di pseudo libertà, ma pleeeeaaaase non gettiamoci nelle braccia dei barbuti e nemmeno in quelle dei cannaroli. Terzo polo. E vai. Ero praticamente sicuro di avere concluso con un tocco elegante la mia caricatura. Di nuovo: mi sbagliavo. (Continua)

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.